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  • Immagine del redattoreGiordano

Ritorno alle radici

Disconnettersi per riconnettersi


Agricoltura 2.0, anzi no, 3.0, anzi no, 4..., vabbé, Agricoltura PUNTO!


Possibile che davvero ancora si stia cercando una soluzione che non metta al centro qual è il vero problema? Possibile che la scienza e la tecnologia possano salvarci dal guaio in cui loro stesse ci hanno cacciato? Si, tutto è possibile. Ma credibile?

Io mi reputo una persona aperta, che sa fidarsi dell'altro e allora mi viene male il "pensar male". Ecco perché mi fermo qui con l'analisi di quello che non conosco e provo, invece, a trasmettervi quello che conosco.

La Natura là fuori mi ha insegnato molte cose in questi anni. Credo che il primo motivo per cui mi abbia insegnato molto sia perché sono stato pronto ad imparare, ad ascoltare. E proprio nell'ascolto che ho trovato la mia arma migliore. Mi ha reso paziente, umile, felice.

Ho smesso infatti di cercare risposte veloci, insipide, che servissero solo a placare la mia lugubre ossessione di risposte. Ho iniziato ad assaporare il piacere dell'attesa; la consapevolezza che la risposta poteva non arrivare mai, mi ha aiutato a togliermi di dosso le aspettative che ho scoperto essere una zavorra enorme per chi cerca di volare.

Mi sono abbassato, avvicinandomi alla terra: "La Terra è bassa!"

Continuavano a dirmi, ma è proprio lì in basso che ho trovato il coraggio di dire: "Io non so niente!" Ed è stata una stupenda liberazione. Un'altra zavorra che mi riempiva la pancia e che doveva essere alimentata da continue prove di forza e dimostrazioni di capacità.

E' stato quando ho iniziato a sentirmi leggero che ho veramente, per la prima volta, creduto di poter volare. E' stato in quel momento che ho davvero trovato la fiducia in me stesso, in quello che ero davvero, ed è per lo stesso motivo che ho trovato la fiducia negli altri, in tutti gli altri.

Ognuno di noi viaggia con delle zavorre più o meno pesanti, e se cominciamo a saperle vedere, a notarle, ci accorgiamo che possiamo essere infinitamente più sensibili, più dolci, più compassionevoli.

Ripartiamo dalla compassione, ripartiamo dall'umiltà. Non sprechiamo questa grande occasione!

Ogni crisi porta con se tanto dolore, ma anche tante nuove opportunità. E allora voltiamoci indietro, guardiamo cosa abbiamo fatto, guardiamo come si sono ridotte oggi l'etica e la morale, parole ormai diventate tabù che fanno venire subito in mente le peggiori dittature e che però hanno guidato gli uomini per millenni e li hanno affrancati dagli animali.

Oggi abbiamo una grande opportunità. Troviamo dentro di noi le nostre zavorre e liberiamoci da esse per tornare ad essere ispirati dai ritmi e i dai cicli di tutto ciò che ci circonda.

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